«ZOO DI CARTA» I “RITRATTI DI ANIMALI” DELL’HISTOIRE NATURELLE DI BUFFON NELL’ITALIA DEL SETTECENTO

«ZOO DI CARTA» I “RITRATTI DI ANIMALI” DELL’HISTOIRE NATURELLE DI BUFFON NELL’ITALIA DEL SETTECENTO

Inaugura martedì 28 gennaio alla Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale la mostra “Zoo di Carta. La diffusione delle immagini zoolo

Luis Sal racconta il Polittico Griffoni
L’archivio animato. Lavori in corso.
Un certo numero di cose/A certain numero of things – Cesare Pietroiusti

Inaugura martedì 28 gennaio alla Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale la mostra “Zoo di Carta. La diffusione delle immagini zoologiche dell’Histoire naturelle di Buffon nell’Italia del Settecento” a cura di Pierangelo Bellettini, direttore di San Giorgio in Poggiale, una delle sedi del circuito Genus Bononiae: Musei nella città.
La mostra intende ricostruire la straordinaria fortuna che ebbero in Italia le incisioni di animali quadrupedi dell’editio princeps dell’opera di Georges-Louis Leclerc conte di Buffon realizzata a Parigi fra il 1749 e il 1767.
Le stampe esposte sono una selezione delle 132 illustrazioni zoologiche (sulle 200 della Collezione completa) recentemente acquisite dalla Biblioteca di San Giorgio in Poggiale, tutte stampate a Bologna negli anni Ottanta del XVIII secolo ad opera dei calcografi Antonio Cattani e Antonio Nerozzi; un’impresa editoriale che è uno degli episodi più significativi nella storia della tipografia bolognese della seconda metà del Settecento.

Quasi una collezione di figurine ante litteram quella esposta: gatti d’Angora, iene, barboncini, formichieri, raffigurati ora su sfondi naturalistici ora in ambientazioni domestiche. Le illustrazioni bolognesi si distinguono per il ricco apparato descrittivo delle singole figure: si tratta di animali noti – il cavallo, l’asino, il bue – ma più spesso inconsueti, quelli che venivano esibiti a pagamento nelle fiere, come elefanti, rinoceronti, ippopotami, cammelli, o anche animali di recentissima scoperta nei lontani territori del Siam, della Guinea, del Canada, del Brasile.
La mostra consente inoltre di evidenziare l’importante ruolo che Bologna ebbe come centro di diffusione del nuovo pensiero illuminista nonché di produzione del libro scientifico illustrato, subito dopo le grandi capitali culturali ed editoriali del Settecento italiano: Milano, Napoli, Roma e Venezia.

La mostra sarà arricchita da un ciclo di conferenze programmate per cinque giovedì successivi, sempre alle 17:30.
Giovedì 6 febbraio sarà lo stesso dottor Bellettini a parlare della diffusione delle immagini zoologiche dell’Histoire naturelle di Buffon nell’Italia del Settecento.
Giovedì 13 febbraio Silvia Girometti illustrerà il tema “Scimmie nell’arte”.
Giovedì 20 febbraio sarà la volta di Andrea Cristiani che parlerà di “Illuminismo e giornalismo ‘enciclopedico’ negli anni finali dell’Ancien Régime”.
Giovedì 27 febbraio Giuseppe Olmi parlerà di Ulisse Aldrovandi e della sua grande impresa naturalistica come precedente illustre delle stampe zoologiche settecentesche.
Giovedì 5 marzo infine Angela Ghirardi e Angelo Mazza parleranno del “bestiario di Bartolomeo e Tiburzio Passerotti tra natura, allegoria e simbolo”.

INFORMAZIONI UTILI
28 gennaio – 30 aprile 2020
Biblioteca di San Giorgio in Poggiale, via Nazario Sauro 20/2, Bologna,
Ingresso libero
Orari: lunedì, mercoledì, venerdì, ore 9-13 / martedì e giovedì, ore 9-17

Per informazioni: www.genusbononiae.it – Tel. 051-19936358 o 051-19936351

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